La Conquista Del Recordo Mondiale Nella Traversata In Solitario Dell’Atlantico, Grazie Al Laptop Rugged Di Getac

Battuto il record del mondo per le traversate in solitario dell’Oceano Atlantico, solo con una barca a remi di sei metri e ad un computer laptop rugged di Getac.

Charlie Pitcher, inglese dell’ Essex, cinquantenne con quattro figli, ha accorciato di quasi sei giorni il record precedente, completando la traversata di 2.700 miglia (5000,4 km) in poco più di 35 giorni.

Secondo questo atleta appassionato di avventure estreme, al momento di cimentarsi in un progetto per battere un record che si svolge in mare, ci sono solo un paio di equipaggiamenti che non lascerebbe mai a casa, e uno di questi è proprio il suo laptop rugged Getac B300.

Durante l’intera traversata, il robusto laptop di Getac ha fornito a Pitcher informazioni preziose, come condizioni meteorologiche e dati di navigazione, offrendogli inoltre un modo affidabile con cui comunicare in qualsiasi momento con il resto della sua squadra a terra e con la famiglia.

Anzi, Pitcher si fidava talmente di questo computer che ha deciso di non portare nessun’altra apparecchiatura di backup, anche se conosceva bene le difficili condizioni in cui si sarebbe imbattuto. Temperature oltre 40 ºC e tempeste hanno capovolto la sua barca più di una volta, costringendolo a recuperare tutto l’equipaggiamento e a salvarlo dalla forza dei flutti, ma il B300 ha continuato a funzionare a piena efficienza.

“Era fondamentale che la tecnologia a bordo della mia barca sapesse reggere la sfida, e il Getac B300 ha superato ampiamente le aspettative. La sua fantastica robustezza ne consente l’uso in presenza delle temperature e delle condizioni più estreme, e anche nei momenti più difficili, quando tutto nella cabina veniva scagliato ovunque, ero tranquillo sapendo che il laptop si sarebbe mantenuto intatto e funzionale”, commenta Pitcher.

“Comunicare è stato semplice. Bastava collegare il B300 al mio telefono satellitare Iridium e parlare con la mia squadra di appoggio, inviando e ricevendo i dati che mi servivano in modo rapido ed efficiente. Non mi ha mai dato nessun problema. Le proprietà antiriflesso dello schermo, poi, mi hanno reso più facile le cose, permettendomi di vedere con chiarezza le informazioni anche con il sole a picco sul display.

Nel bel mezzo dell’Atlantico e in balia del vento e delle onde, Pitcher dice di essersi sempre fidato delle capacità di Getac B300: “Navigo da una vita e conosco bene il danno da corrosione che la salsedine può arrecare alle apparecchiature, e quest’ultimo viaggio ha davvero messo a dura prova il laptop”, prosegue Pitcher. “Come se non bastasse, l’ho usato per ore e ore scrivendo sul blog con le dita bagnate, testando al limite anche la sua impermeabilità. Ma ha superato a pieni voti tutte queste sfide”.

Pitcher è salpato da La Gomera, nelle Canarie, alla volta delle Barbados, su una barca lunga solo 6,5 metri e larga 1 metro e mezzo, il 16 febbraio di quest’anno. Ha compiuto una traversata in solitario di 2.700 miglia (5000,4 km) dell’Oceano Atlantico in soli 35 giorni e 33 minuti, riducendo di ben 5 giorni, 9 ore e 11 minuti il record precedente del 2010. Durante la navigazione, la sua barca si è capovolta diverse volte e ha riportato pesanti danni, ma nonostante tutto il B300 si è mantenuto totalmente integro e funzionale.

“Ho passato dei momenti duri e uno o due giorni particolarmente difficili. Ho avvertito pienamente l’impatto di una sfida così estrema sia fisicamente, specialmente quando mi sono ammalato, che moralmente per la lontananza dalla mia famiglia. Ma l’euforia nell’apprendere di avere non solo conquistato, ma demolito il record mondiale precedente, mi ha fatto capire che ne è davvero valsa la pena”.

“Siamo felicissimi che, anche grazie alla nostra tecnologia, Charlie Pitcher sia riuscito a raggiungere un risultato così fantastico”, commenta l’AD di Getac UK, Peter Molyneux. “Non ci capita spesso di dimostrare l’eccellenza dei nostri laptop in un modo altrettanto spettacolare.  La sua traversata è il perfetto sinonimo del concetto di rugged e Getac è fiera di averlo accompagnato in questo viaggio”.

Ora Pitcher sta già programmando la sua prossima impresa. Non vuole ancora svelare il segreto, ma conferma che ha nuovamente scelto il laptop rugged B300 di Getac come suo compagno d’avventura.

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